La pratica del tirocinio formativo e di orientamento dei giovani laureati, abilitati ed iscritti all’Ordine dei farmacisti, costituisce inequivocabilmente una forma di sfruttamento dei colleghi vietato dall’art. 18 del codice deontologico. Si tratta di farmacisti a tutti gli effetti, iscritti allo stesso Ordine cui è iscritto il titolare di farmacia, ed il fenomeno sta provocando la reazione di vari Ordini provinciali a partire da quelli dell’Emilia-Romagna, passando per quello di Napoli e quello di Roma. ASFI si è sempre dichiarata contraria a questa forma per l’ingresso nella vita professionale ed ora sembra che la stessa opinione sia condivisa dagli Ordini. Solo la Federazione Ordini Farmacisti Italiani, più volte sollecitata a prendere posizione, continua a tacere.

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