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IL “DELIRIO” DELLA TERZA SEZIONE. Parlo della III sezione del Consiglio di Stato che, dopo avere emesso la sentenza 4705 del 16.09.2014 con la quale riconosceva la piena validità della tesi secondo la quale la competenza ad individuare la zone delle sedi farmaceutiche è del Consiglio comunale, visti i pareri di ASL e Ordine, ne emette un’altra – la 5542 del 11.11.2014 – (meno di due mesi dopo) con la quale afferma, non solo che la competenza è della Giunta, senza tenere conto che l’art. 42 del D.lvo 267/2000 attribuisce al Consiglio ogni competenza in materia di programmazione dei servizi, arriva a sentenziare, a proposito delle farmacie comunali, che “non per questo il comune si trasforma in un operatore commerciale con fini di lucro” ed inoltre che “…il comune, proprio in quanto non avente scopo di lucro, potrà ubicare un presidio farmaceutico là dove un privato non troverebbe conveniente farlo”. Da notare che ben due magistrati, su 5 in totale, erano i medesimi nelle due sentenze. DOVE VAI GIUSTIZIA?

Prof. Maurizio Cini