COMUNICATO STAMPA DI ASFI

COMUNICATO STAMPA

ORA O MAI PIU’

L’Onorevole Giorgio Trizzino, deputato del M5S e medico palermitano, sta presentando una proposta di legge tendente a ripristinare la maggioranza, nelle società proprietarie di farmacie, in capo a farmacisti iscritti all’Ordine.

Trizzino aveva già presentato, come emendamento alla legge di bilancio alla fine dell’anno scorso, il medesimo concetto. L’emendamento fu “espunto” in quanto ritenuto non compatibile con la materia del provvedimento. Su tale “espunzione” ci sarebbe molto da dire. Ma purtroppo è così. Anche un altro tentativo di Lega e Cinque stelle in sede di approvazione di un’altra legge ebbe la stessa sorte.

Ora con la proposta di legge che, a mio avviso, potrebbe essere accolta all’interno del disegno di legge di conversione del decreto legge “Crescita” in approvazione al Consiglio dei Ministri oggi stesso, si sta giocando l’ultima carta disponibile.

Dopo il servizio di Report di lunedì scorso “il re è nudo” ed è chiaro chi sta dietro alle, più o meno sporadiche, operazioni di acquisto di farmacie, qua e là, in varie città italiane. Curioso è che mai vengano acquistate farmacie rurali. Ma il fenomeno, per ora, riguarda non più di alcune decine di farmacie ed è proprio questo il momento in cui la politica potrebbe ordinare il “dietro-front” alla scellerata scelta del governo Renzi di appoggiare la vendita, se non la svendita, delle farmacie al capitale. Una volta infatti che siano centinaia, se non migliaia, quelle possedute dalle varie società o addirittura direttamente dal patron di Alliance, il peso economico dell’affaire sarebbe un ostacolo difficilmente affrontabile.

Proseguendo sulla propria linea, ASFI intende appoggiare senza esitazione e senza alcun condizionamento politico la proposta Trizzino alla quale sembra siano favorevoli anche la Lega ed alcuni partiti di opposizione.

Credo quindi che le farmacie indipendenti, per ora, debbano fare sentire la propria voce soprattutto nei piccoli centri dove le farmacie rurali sarebbero, prima o poi, costrette a chiudere o ad affrontare momenti molto difficili.

Purtroppo quella dei farmacisti è una categoria schiva a manifestazioni di protesta o di sostegno scendendo in piazza, chiudendo la farmacia, o almeno esponendo cartelli e raccogliendo firme per sensibilizzare la popolazione che, altrimenti, si verrebbe a trovare un domani con farmacie dallo stile americano nelle quali il rapporto professionale è senz’altro, come ha mostrato Report, ridotto e dove si esitano anche prodotti che con la salute non hanno niente in comune.

Questo articolo vuole essere un monito a tutte le farmacie indipendenti, o che hanno intenzione di rimanere tali, a sostenere qualsiasi iniziativa tesa a favorire l’approvazione di una legge che contenga il principio che ha voluto portare all’attenzione l’On. Trizzino con lodevole caparbietà.

Le eventuali iniziative dei maggiori rappresentanti della professione non sono note ma, ricordiamolo, la politica deve ascoltare soprattutto la base se è veramente vicina al cittadino ed all’imprenditore.

Bologna, 4 aprile 2019

Prof. Maurizio Cini

(Presidente ASFI)