ASFI risponde così, con questo comunicato stampa, all’articolo pubblicato su il Corriere della Sera nel quale si riportano affermazioni non veritiere e lesive della professione di farmacista.

Comunicato Stampa

L’Associazione Scientifica Farmacisti Italiani (ASFI) si dissocia nettamente dalla definizione di “struttura non propriamente sanitaria” attribuita alla Farmacia Italiana dalle “Dieci regole per gestire le intolleranze alimentari” presentate come Documento Condiviso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri FNOMCeO, e da undici Società Scientifiche  (ADI, AAITO, AIGO, AMD, ANDID, SIAAIC, SIAIP, SID, SINU, SINUPE, SIO), Documento che ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute.

La Farmacia è da sempre parte integrante del Sistema Sanitario Italiano, e l’orientamento normativo più recente (i Decreti Ministeriali che istituiscono e disciplinano la Farmacia dei Servizi) è teso a rafforzare tale integrazione, affidando alla Farmacia nuovi compiti nel campo della prevenzione e del mantenimento della Salute dei nostri concittadini.

I Farmacisti Italiani sono i professionisti sanitari di riferimento sul territorio, i più disponibili e facilmente raggiungibili, a cui ci si può rivolgere con fiducia, sicuri di ricevere una risposta competente e disinteressata. Non meritano di essere accomunati al “personale non sanitario” che opera, senza nessuna formazione universitaria, in “palestre e centri estetici”, come risulta dal punto 3 del “Decalogo” nella versione anticipata dalla stampa.

Quest’inaccettabile definizione dispiace particolarmente, poiché il Documento è per gli altri versi ineccepibile.

La nostra Associazione condivide convintamente e fa propri gli altri consigli in esso contenuti.

L’ASFI ricorda ai Farmacisti Italiani che, per salvaguardare il patrimonio di fiducia che i nostri concittadini riservano alla nostra Professione, è necessario che essa sia esercitata sempre ponendo la massima attenzione all’eticità del proprio comportamento, alla qualità del servizio e alla selezione delle prestazioni erogate.

In particolare, l’ASFI invita i Farmacisti italiani a diffidare di fornitori di beni e servizi che propongano alla Farmacia l’acquisto o il noleggio di apparecchiature che erogano alla clientela test non validati dalla comunità scientifica, e che non siano certificati CE per l’autoanalisi.

Bologna, 16 febbraio 2018
Il Segretario                                                                      Il Presidente

Dott. Francesco Palagiano                                             Prof. Maurizio Cini