LE FREQUENTI DISCUSSIONI SULLE MODALITA’ DI TRAMISSIONE DELLE RICETTE AL PAZIENTE CHE TENDONO A NEGARE L’UTILIZZO DELLE FORME PIU’ MODERNE DI COMUNICAZIONE, MA NON SOLO, MI INDUCONO A PROPORRE, TRAMITE L’ASSOCIAZIONE ASFI, UN CONVEGNO NEL QUALE TRATTARE I RAPPORTI PER VIA TELEMATICA TRA MEDICI, VETERINARI, FARMACISTI E PAZIENTI.

Sto iniziando a organizzare un convegno di portata nazionale per fare chiarezza sulla liceità di trasmissione dei dati delle prescrizioni mediche e veterinarie tra medici, veterinari, farmacie, Asl, e paziente. Ormai l’uso dei sistemi telematici di comunicazione sta occupando ogni ambiente, abbandonando progressivamente il “passacarte” e sostituendolo con messaggi di posta elettronica (e-mail tradizionali, pec) compreso l’uso della firma digitale dei documenti. Alcuni, restii ad accettare la novità, sostengono motivazioni di privacy, hackeraggio, comparaggio, accaparramento di ricette, mettendo anche in discussione il diritto della libera scelta della farmacia (art. 15 legge 2.4.68, n. 475) da parte del paziente in accordo col medico. Nelle varie regioni il problema è stato affrontato “a macchia di leopardo” ma, almeno in una regione come l’Emilia-Romagna, la trasmissione telematica del promemoria o del codice ricetta è stato previsto per legge. Riporto qui sotto l’articolo della legge Emilia-Romagna.

Legge Regionale Emilia-Romagna 3.3.2016, n. 2 – Art. 15, comma 3:

3. In caso di prescrizione in formato digitale, la ricetta è rappresentata dal suo codice identificativo unitamente al codice fiscale dell’assistito; questi sono i dati da comunicare al farmacista per il ritiro dei farmaci presso la farmacia. Nel caso della consegna a domicilio tali dati possono essere comunicati al farmacista anche telefonicamente, via mail o mediante altra modalità telematica.

Negli anni seguenti tale legge vi è stata una ulteriore evoluzione di pensiero e di mezzi telematici che inducono a varie riflessioni circa la liceità di determinati comportamenti. Con il convegno annunciato si vuole giungere a delle certezze in modo da tenere un comportamento unitario.

Maurizio Cini

Presidente Associazione Scientifica Farmacisti Italiani (ASFI).